PRIGIONE detto “Giovane”

KLAUS KARL MEHRKENS

CARBONCINO SU TELA
150×100 cm

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La definizione di “giovane” attribuita a questo ultimo Prigione pare perfettamente formulata, non solo per le forme puerili della muscolatura ma anche perché ricorda il Michelangelo giovane e le sue prime opere fatte di corpi giovanili, con fattezze classiche e più propriamente romane. La sua figura è in gran parte scolpita, delineata pur restando inesorabilmente ancorato all’infinita indeterminatezza della pietra ovvero all’Essere eterno ed amorfo.

Pasquale Giuseppe Macrì

 2.500,00

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